Altichiero

La pittura a Verona al tempo degli ultimi Scaligeri

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Il periodo compreso tra la morte di Mastino II (1351) e la fine della signoria scaligera (1387) rappresenta uno dei momenti più felici per la pittura veronese, che nel comporsi delle tante, anche se spesso frammentate, testimonianze dipinte restituisce di sé un’immagine affascinante e variegata. Il libro considera i più importanti contesti di committenza legati alla corte, al clero, alle élites cittadine, illumina i profili artistici e biografici dei maggiori artisti attivi in città, raccoglie e cataloga sistematicamente tutte le testimonianze figurative del secondo Trecento veronese. L’attività di Altichiero nella sua città natale, riconsiderata ex novo, fa luce sul ciclo più importante e misterioso di tutto il Trecento scaligero, le perdute Storie giudaiche all’interno della sala magna di Cansignorio; intorno alla figura del grande artista si compongono le fisionomie di altri pittori, dal lombardo Turone di Maxio al meno noto ma talentuoso Bartolomeo Badile, a tanti altri di cui non si conosce il nome, che restituiscono la memoria di un ambiente culturale vivace, sempre pronto a confrontarsi e a competere con gli altri centri dell’Italia Settentrionale, da Milano a Padova. Un ricco apparato iconografico restituisce l’immagine vivida di un patrimonio ricco e sfaccettato, in cui le opere più note, conservate nel Museo di Castelvecchio e nelle maggiori chiese cittadine, si accompagnano a dipinti meno conosciuti, ma ugualmente suggestivi, ancora esistenti a Verona e nel suo territorio.

In coedizione con la Banca Popolare di Verona e l’Università degli Studi di Verona

  • Anno: 2010
  • Formato: 21 x 28 cm
  • Pagine: 320
  • Illustrazioni: a colori e in B/N
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788883145513
  • Prezzo: 28,00 €