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Storie di banditi del Veneto

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Un Veneto inusuale, terra di briganti e di banditi, emerge da queste pagine. A partire dalla temibile banda di Giovanni Stella, decapitato a Padova assieme ad altri dodici briganti nell’ottobre del 1812, punta di un iceberg che vede in attività numerose bande dopo le insorgenze del luglio 1809, in età napoleonica. A metà Ottocento il brigantaggio si manifesta in una dimensione ancora più vasta, ed è oggetto di una repressione ferocissima. Una commissione militare insediata a Este nel 1850 processa più di 1200 briganti infliggendo centinaia di condanne a morte, di cui più di quattrocento eseguite. Una strage che colpisce ladri e rapinatori, ma anche briganti non privi di coscienza sociale, come Pipon o Pancrazio. Infine, anch’egli espressione del mondo bracciantile, Giuseppe Bedin: il più temibile bandito degli anni Trenta del Novecento. Capo indiscusso della «famigerata banda» che per tre anni semina il terrore nell’Italia settentrionale e tiene in scacco le forze dell’ordine, mettendo a segno colpi clamorosi che imbarazzano il regime fascista allora all’apice del consenso, Bedin ambisce a presentarsi come il bandito giustiziere, che ruba ai ricchi per dare ai poveri. In realtà, l’uso dell’automobile e delle armi da fuoco inducono ad assimilarlo – più che a Robin Hood – a un gangster come Dillinger, che del resto era quasi suo coetaneo.

Recensione di Marco Scarazzatti in «Il Gazzettino Rovigo», 21 febbraio 2019

Recensione di Gianpaolo Romanato in «L’Osservatore romano», 26 luglio 2017

Recensione di Francesco Jori in «Il Mattino di Padova», 4 gennaio 2017

Recensione di Sergio Garbato in «Il Resto del Carlino Rovigo», 14 giugno 2016

Recensione di Stefano Biguzzi in «L’Arena», 29 maggio 2016

  • Anno: 2016
  • Formato: 12 x 20 cm
  • Pagine: 144
  • Illustrazioni: in bianco e nero
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788883147098
  • Prezzo: 12,00 €