“Domani partiamo per non so dove”

I deportati della Valpolicella nei campi di concentramento tedeschi

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Nell’ultimo scorcio della seconda guerra mondiale anche la Valpolicella, un lembo del territorio veronese, ha conosciuto il fenomeno della deportazione nei campi di concentramento tedeschi. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 a subire l’offesa della deportazione, attuata dai nazisti con la complicità dei fascisti della Repubblica sociale, furono i militari del regio esercito, gli appartenenti alla comunità ebraica, le persone utilizzate come manodopera schiava nelle fabbriche tedesche e gli oppositori politici. Dopo una prima parte di inquadramento del periodo storico, la ricerca ricostruisce le vicende di deportazione di ventotto persone nate in Valpolicella o per qualche ragione legate a questa terra. Ben la metà di essi perse la vita nei campi di concentramento e di sterminio: tredici in Germania e uno, di religione ebraica, in Polonia, ad Auschwitz.

In coedizione con l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

  • Anno: 2015
  • Formato: 15 x 21 cm
  • Pagine: 224
  • Illustrazioni: in bianco e nero
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788883147821
  • Prezzo: 14,00 €
  • Esaurito