Gente delle calli

Vagabondi, ambulanti, imbonitori e prostitute nel borgo di San Nicolò a Treviso

di

Share
Condividi

Attraverso il coro a due voci modulato da Bepi Stocco e Livio Fantina emergono tra le pagine di questo volume le azioni, i luoghi, i ritrovi, il gergo, le antiche origini e gli amari destini di un popolo che, sotto gli oscuri e cadenti portici di antiche calli degradate, cerca di costruirsi un’identità che lo difenda dal disprezzo e dalla paura che suscita tra i boriosi della città. Mescolando poesia, racconto e considerazioni etiche, come in una vita nova del degrado, emergono a frotte centinaia di personaggi indimenticabili, amabili e repellenti, bizzarri e lunari, geniali e patetici, tragici e balordi, grandi lavoratori dai mille mestieri e dissipati nullafacenti, tutti impegnati in una continua lotta per una sopravvivenza da inventare ad ogni sorgere del sole. Gente dai mille volti che, attraverso un processo secolare costruito dal sovrapporsi dell’esperienza dei barcari, dei caminanti e dei vagabondi che la miseria ha spinto per il mondo, riesce a distillare dal degrado abitativo, dalla fame, dall’indigenza in cui è costretta a vivere, una cultura e un’identità impastate di orgoglio, di solidarietà e di fiducia nell’intelligenza furfantesca che apre possibilità illimitate nel grande gioco del commercio e della vita. Ma il destino degli uomini delle calli offre anche la possibilità di riflettere sull’antico patrimonio di odio che la città manifesta nei confronti della diversità e della povertà, diventa l’occasione per ricostruire i tentativi e il lungo processo che porterà alla distruzione di quel territorio umano considerato nemico, svela infine i tentativi, messi in atto da alcuni svagati intellettuali della città, di appropriarsi di questa cultura all’interno di un amabile quanto generico ombrello di “trevigianità”.

  • Formato: 15x21 cm
  • Pagine: 160
  • Rilegatura: brossura cucita
  • ISBN: 8883140680
  • Prezzo: 14.5 €