La scoperta dei Colli Euganei

a cura di Francesco Selmin

di

Share
Condividi

I Colli Euganei stanno da migliaia di anni con le loro forme peculiari, con i coni dalle linee purissime, come vere isole nella pianura, senza alcuna barriera che li mascheri. Eppure soltanto tra Sette e Ottocento diventano campo di esplorazione per botanici e geologi, e tra Otto e Novecento anche per il cittadino che ama passeggiare o cerca un luogo di villeggiatura.
Tra tutti coloro che partecipano all’esplorazione e alla scoperta spicca la figura di Adolfo Callegari. Ai colli lo lega un profondo rapporto amoroso che traspare dagli scritti qui raccolti. Scritti che sono un invito a frequentarli, per scoprirne la bellezza e per difenderli. Da qui derivano i rimbrotti ai monselicensi e ai padovani. Ai primi perché non “guardano in alto” e non vedono la devastazione del colle della Rocca. Ai secondi perché non oltrepassano i bordi settentrionali del gruppo collinare e quindi non capiscono che i colli sono il loro tesoro. Un tesoro fatto di architettura, di monumenti, di memorie, ma anche di paesaggio. Un tesoro che va cercato, oltre che a Este, Monselice e nella zona termale, anche nel cuore del gruppo montuoso, fin nei più piccoli «villaggi disseminati nelle vallette o appollaiati sulle cime».

  • Anno: 2017
  • Formato: 12 x 20 cm
  • Pagine: 176
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788883148910
  • Prezzo: 5,00 €