Un prete da fucilare

Memorie di un parroco antifascista, 22 ottobre 1944-25 aprile 1945

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In una memoria stesa nel dopoguerra, monsignor Antonio Fasani – nel 1944 parroco di Lughezzano, paese dei Lessini che si trovava al centro della zona battuta dai rastrellamenti antipartigiani – racconta del proprio arresto, della prigionia nella caserma della Guardia nazionale repubblicana di via Pindemonte a Verona, delle torture cui venne sottoposto.
Accusato di essere «in relazione con diversi comandanti dei ribelli» – per i quali, infatti, era «un elemento prezioso, sicuro, sprezzante del pericolo, di cui ci si poteva fidare ciecamente» – e perciò considerato un «soggetto di idee antifasciste, sospetto e molto pericoloso» e «da tenere sotto sorveglianza», don Fasani era diventato il bersaglio dei fascisti repubblichini che da lui volevano i nomi e i “covi” dei resistenti.

In coedizione con Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e Biblioteca Capitolare di Verona.

  • Anno: 2018
  • Formato: 12 x 16 cm
  • Pagine: 136
  • Illustrazioni: in bianco e nero
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788883149481
  • Prezzo: 11,50 €
  • In ristampa