In questo volume vengono ricostruite per la prima volta le vicende di un avvenimento la spedizione punitiva fascista contro Treviso del 13 luglio 1921 che ebbe risonanza nazionale e che segnò il momento eccezionale per la storia del capoluogo della Marca: alla dilagante e soverchiante violenza fascista, le forze democratiche trevigiane cercarono e in parte seppero infatti reagire con vigore e abnegazione. I fascisti devastarono le sedi repubblicane di via Manin e quelle del partito popolare in piazza Filodrammatici; distrussero le tipografie dei giornali «La Riscossa» e «Il Piave»; attaccarono, senza successo, il quartiere rosso di Fiera; intimidirono con innumerevoli azioni criminose tutta la cittadinanza. Per l’ampiezza del disegno e per l’entità dei partecipanti e dei mezzi impiegati, l’azione fascista si configurò come una vera e propria operazione bellica portata contro la comunità trevigiana nella totale inerzia, per non dire col favoreggiamento, delle autorità politiche e militari del tempo.