Il banco vuoto
Scuola e Leggi razziali. Venezia 1938-45
a cura di Maria Teresa Sega
Seconda edizione rivista e aggiornata
1938: il razzismo è legge dello Stato. Entra nella vita quotidiana, nelle aule scolastiche, nelle menti e nei cuori delle persone. Presidi e insegnanti, ligi esecutori di ordini ministeriali, li applicano con burocratica freddezza. Ci giunge testimonianza di un solo direttore che usa parole di conforto nei confronti di un alunno fatto uscire dall’aula e lasciato in cortile da solo: «Coraggio, verranno tempi migliori». Che cosa accadde agli studenti ebrei veneziani dopo l’emanazione dei Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista? Il libro racconta i loro vissuti attraverso le testimonianze dei protagonisti: bambini e bambine cacciati dalla scuola elementare, ragazzi e ragazze che non possono iscriversi alla secondaria, sorridenti nelle fotografie di classe. Di lì a poco – novembre 1943, quando anche gli ebrei italiani sono dichiarati “stranieri” e “nemici” e segue l’ordine di arresto – si abbatte su loro e le loro famiglie la persecuzione nazifascista. Bisogna fuggire, nascondersi, cambiare nome per mettersi in salvo, sfuggire alla deportazione. Molti i salvati, grazie anche all’aiuto di amici o di sconosciuti che non hanno abdicato al senso di umanità.
Recensione di Angela Pederiva in «Il Gazzettino», 4 dicembre 2018
Recensione in «metropolitano.it», 27 gennaio 2019
Articolo di Maria Vittoria Adami su «L’Arena», 23 febbraio 2022
Presentazioni
- Anteprima PDF
- Argomenti: Memoria - Narrativa, Storia
- Anno: 2020
- Formato: 21 x 21
- Pagine: 156
- Illustrazioni: a colori e in B/N
- Rilegatura: brossura
- ISBN: 9788855200318
- Prezzo: 16,00 €