La pesca sul lago di Garda assunse nuova importanza nel IX secolo quando il pesce fu ammesso tra i cibi consentiti nei giorni di “magro” che nel medioevo erano circa 150: nacquero in quel tempo numerose peschiere di proprietà dei principali monasteri veronesi e bresciani. Grazie anche all’evoluzione dei sistemi di conservazione e ai collegamenti tramite veloci vie d’acqua con diverse città (Verona, Trento, Brescia, Mantova), il pesce del lago divenne un cibo diffuso e ricercato anche da principi e re, che apprezzavano in particolare il carpione. Nella gastronomia gardesana sono presenti diversi metodi di cottura che ebbero fortuna nei secoli scorsi, tra i quali lo scapece medievale. Questo libro intende descrivere le vicende storiche che nei secoli hanno attraversato la gastronomia gardesana, riportando anche le ricette più significative.
- Collana: Cultura e storia locale
- Argomenti: Scienze umane - Cultura popolare
- Formato: 20x21 cm
- Pagine: 164
- Rilegatura: brossura cucita con alette
- ISBN: 9788883147692
- Prezzo: 19 €