La Magnifica Città e la borghesia produttiva

Storia economica di Vicenza nel XVIII secolo

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Gli ultimi decenni del Seicento segnano un periodo difficile per l’economia di Vicenza. Sul finire del XVII secolo la Fiera delle merci concessa dalla Serenissima rilancia l’industria serica cittadina, perno della sua economia. Tuttavia la politica fiscale veneziana, attenta alle entrate e alla protezione dell’industria lagunare, impone sia una stretta sui drappi serici sia una limitazione della capacità produttiva della tessitura di Terraferma, di cui Vicenza era il polo di punta. La svolta nella visione dell’intervento statale, a partire dalla metà degli anni ’20 del Settecento permette l’avvio di una stagione di crescita della bachicoltura e della tessitura serica di Vicenza. La qualità dei drappi berici conquista aree di mercato nelle maggiori città europee, a spese dei concorrenti, lucchesi, torinesi, fiorentini ed esteri. Lo slancio di Vicenza, che raggiunge il suo apice nei primissimi anni ’60 del Settecento, viene, dopo tale data, ad essere frenato dalla politica protezionistica dell’Austria, mentre sul fronte interno la Serenissima tarda ad attuare politiche adeguate al nuovo quadro competitivo. Il terribile epilogo settecentesco, prodotto dall’arrivo delle truppe napoleoniche, oltre a portare al crollo della Serenissima, è causa della caduta verticale della produzione dei drappi di seta vicentini. Si trattò di una vera e propria deindustrializzazione urbana, da cui la città non ebbe più modo di risollevarsi.

Recensione su Comune.Vicenza.it, 11 settembre 2020

 

  • Anno: 2019
  • Formato: 15 x 21 cm
  • Pagine: 448
  • Illustrazioni: a colori
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788855200202
  • Prezzo: 19,50 €