“Del terzo muraro nulla!”

Luigi Meneghello tra ricerca linguistica ed esperienza politica

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La figura di Luigi Meneghello, linguista e scrittore, sta conoscendo in questo ultimo periodo un rinnovato interesse da parte di studiosi e lettori. Meneghello offre nei suoi scritti un esempio di geniale rapporto non antagonistico tra lingua nazionale e lingua delle origini, una felice combinazione dovuta al fatto che il vicentino è per l’autore primariamente lingua dell’infanzia, non di ‘identità culturale’. La preziosità del dialetto non consiste nella pura valorizzazione di un idioma e di una cultura territoriale, ma nella sua capacità di tenere vive le emozioni elementari anche nella vita adulta. Lasciar operare questa lingua aiuta a raccontarsi al presente riattingendo ad uno sfondo della memoria, qual è l’esperienza infantile del mondo. Così raccontata, ciò di cui si parla è esperienza viva e non più solo vissuta. Queste pagine dicono, con voci differenti, dell’intuizione che nella scrittura di Luigi Meneghello vi sia un legame significativo tra ricerca linguistica ed esperienza politica. Tutti – Luisa Muraro (al cui contributo è stato ‘rubato’ il titolo per questa pubblicazione), Eva-Maria Thüne, Francesca Caputo, Ernestina Pellegrini, Antonia Spaliviero, Gabriele Vacis e Gabrio Vitali – interrogano personalmente la potenza di questo rapporto.

  • Formato: 11,5x17 cm
  • Pagine: 134
  • Rilegatura: brossura cucita
  • ISBN: 888314032X
  • Prezzo: 9.3 €