Il movimento “neo” ladino in provincia di Belluno

Aspetti soggettivi di un'identità linguistica e culturale

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A fine Ottocento nelle valli del Sella (Badia, Gardena, Fassa, Livinallongo, Colle S. Lucia, e Ampezzo), allora tirolesi e austriache, cominciava ad affermarsi un’autocoscienza ladina, in seguito diffusa con la loro annessione all’Italia dopo la prima guerra mondiale. Dopo un secolo, nell’ultimo Novecento, si è riscoperta tale identità nelle zone bellunesi in cui anticamente era diffuso il ladino-veneto. Brigitte Rührlinger con un’indagine sul campo, ricostruisce le tappe di questo processo e la nascita del movimento “neo” ladino. Inoltre, “fotografa” la situazione in Agordino, Cadore e Comelico all’entrata in vigore della prima legge nazionale a tutela delle minoranze linguistiche; momento molto delicato, pieno di aspettative, fermenti, perplessità e polemiche. L’indagine è condotta con questionari ed interviste, i cui risultati sono rappresentati graficamente. Infine, un’ampia raccolta di interviste ci immerge nei diversi sentimenti suscitati dalla nuova “questione ladina”.

  • Anno: 2005
  • Formato: 16 x 23 cm
  • Pagine: 428
  • Illustrazioni: a colori e in B/N
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 8883142969
  • Prezzo: 18 €