La vita in Cadore

Aspetti del dominio veneto nelle lettere di capitani e vicari. 1500-1788

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Nel 1420 le truppe della Repubblica di Venezia, dopo il Friuli, conquistano anche il Cadore. Come mai tanto interesse per questa subregione dell’alto bacino del Piave, fatta di rocce e boschi? Le motivazioni erano molteplici: ci passava la via d’Alemagna così ricca di traffici nord-sud; c’erano vasti boschi di varie essenze, indispensabili per l’Arsenale della Serenissima, per l’edilizia in espansione e per il riscaldamento delle abitazioni; dal punto di vista minerario si trattava di un territorio appetibile sia per le miniere esistenti, sia per quelle che potevano essere scoperte e coltivate. Due le figure che rappresenteranno il dominio veneto in Cadore e faranno eseguire i suoi ordini e le sue leggi: il capitano e il vicario. Le loro lettere ai capi del Consiglio dei Dieci ci offrono una testimonianza viva sulle vicende politiche, economiche e sociali del Cadore, dal 1500 al 1788. In questo volume ne vengono pubblicate 66 (54 dirette ai capi, 12 ad altre magistrature). Un’ampia introduzione storica, un glossario e un elenco di capitani e vicari offrono al lettore gli strumenti per meglio comprenderle.

Il volume è risultato tra i vincitori della 24ma edizione del Premio Brunacci di Monselice nel 2007.

  • Anno: 2007
  • Formato: 15,5 x 23 cm
  • Pagine: 200
  • Illustrazioni: a colori e in B/N
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788883143700
  • Prezzo: 12,50 €
  • In ristampa