Partigiani del Grappa

Il rastrellamento nazifascista del settembre 1944

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Tra il 20 e il 21 settembre 1944, il massiccio del Grappa venne circondato da ingenti forze militari tedesche e fasciste con le quali i partigiani ingaggiarono alcuni scontri armati. Le forze della resistenza ebbero un numero di perdite limitato ma non disponendo di armi e munizioni dovettero ben presto abbandonare il terreno; per la maggior parte i partigiani riuscirono a sganciarsi, a superare i posti di blocco disposti attorno al massiccio e a nascondersi.
Per poterli catturare il Comando germanico mise allora in atto un piano crudele: diffuse la notizia che a coloro che si fossero presentati spontaneamente sarebbero state condonate le pene e sarebbero stati arruolati oppure mandati a lavorare per la Todt. La popolazione accolse il provvedimento come la liberazione da un incubo e i familiari dei partigiani e dei renitenti convinsero i ragazzi a uscire dai nascondigli e a presentarsi al Comando tedesco. Purtroppo, la promessa si rivelò un inganno. Per alcuni giorni, in tutti i paesi della fascia pedemontana del Grappa, si susseguirono fucilazioni e impiccagioni e un numero imprecisato di giovani venne inviato nei campi di concentramento tedeschi.

Recensione di Elia Cavarzan su «la Tribuna di Treviso», 28 settembre 2020

Recensione di Antonio Trentin su «Il Giornale di Vicenza», 5 novembre 2020

  • Anno: 2020
  • Formato: 17 x 24 cm
  • Pagine: 160
  • Illustrazioni: in bianco e nero
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788855200646 - e-ISBN 9788855200820
  • Prezzo: 16,00 €