Borghi di Padova

Bassanello, Guizza e Mandriola tra ville, fabbriche e botteghe

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Lo sviluppo di Padova rimase a lungo all’interno delle mura cinquecentesche. Solo nella seconda metà dell’Ottocento,  fuori dalle porte meridionali della città, Santa Croce e Saracinesca, sia pure lentamente si formarono i primi agglomerati abitativi, artigianali e industriali: a ridosso della cinta muraria, Bassanello; più discosta e rasente la strada Conselvana, Guizza; a fianco della strada Monseleàna, Mandriola di Sopra.
Tali sobborghi, tutti e tre con appartenenza amministrativa a cavallo fra il Comune di Padova e quello di Albignasego, hanno avuto origini ed evoluzioni geografiche, religiose, urbanistiche ed economiche in parte comuni e in parte differenti. Le affinità tra le borgate sopracitate consistevano nell’essere nate non attorno a una chiesa parrocchiale ‒ come quasi tutti gli altri rioni foranei ‒ ma a un oratorio privato: dei Tessari-Traversi, a Bassanello; degli Zagaglia-Scoini e Ferri, a Guizza; dei Sambonifacio, a Mandriola.
Bassanello, dopo l’apertura della breccia sulle mura del 1885, divenne sede di importanti opifici industriali, mentre Guizza e Mandriola, fatta eccezione per le fornaci, rimanevano principalmente luoghi di villeggiature o case dominicali di ricchi possidenti. Nell’ultimo dopoguerra il ruolo di polo industriale di Bassanello, favorito dalla presenza di vie d’acqua e di ferro, passò a Mandriola, mentre Bassanello e Guizza si trasformarono in agglomerati meramente residenziali. L’intera area, pur privata delle attività legate al trasporto acqueo, rimase un luogo ricco di attività commerciali, in particolare relative alla ristorazione, al divertimento e allo sport. 

  • Anno: 2023
  • Formato: 23 x 22 cm
  • Pagine: 252
  • Illustrazioni: a colori e in B/N
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788855202237
  • Prezzo: 26,00 €