La mente rivelatrice

Percezione letteraria e scienze neurocognitive

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Questo libro è per molti aspetti nuovo, perché si impegna a conciliare due ambiti differenti del sapere, ingiustamente e troppo a lungo separati. Da una parte, le scienze considerate “esatte”. Dall’altra, quello che consideriamo, sbrigativamente, “letteratura”. Ma quest’ultima, la letteratura, sa da sempre, come tutte le arti sanno, che cos’è la percezione, cioè il modo, l’unico modo che abbiamo, per comprendere il mondo, ciò che consideriamo realtà, anche se la definiamo sempre in modo piuttosto approssimativo. Cultura umanistica e cultura scientifica, specialmente in Italia, sono dominii del sapere che non si parlano, o, se lo fanno, non sanno cosa dirsi, e balbettano. Invece potrebbero riunirsi per capire, o almeno esplorare insieme, uno dei misteri più profondi e tenaci della nostra vita: nientemeno che la conoscenza, su cui gli scrittori hanno composto opere penetranti; specialmente tre di loro, novecenteschi, eccezionali: Marcel Proust, Virginia Woolf, Hugo von Hofmannsthal. Alle loro opere è dedicato questo libro, piuttosto anticonvenzionale, che potrà essere letto da umanisti come da neuroscienziati, perché comprende aspetti, questioni e interrogativi pertinenti a entrambi i campi del sapere. E c’è di più: questo libro pone soprattutto interrogativi, perché non si accontenta di segnalare le più importanti scoperte dei letterati su questo tema, ma si propone di suggerire nuove prospettive proprio agli scienziati. Il suo tema è la percezione, il suo tentativo è la ricongiunzione di due segmenti del sapere che insieme potrebbero portare a deduzioni inedite, illuminanti, rivoluzionarie.

  • Anno: 2021
  • Formato: 15 x 21 cm
  • Pagine: 164
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788855201995
  • Prezzo: 12,00 €