Per Giovanni Comisso

Critico, editore, giornalista

a cura di

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«Tra i prosatori d’arte o elzeviristi, certamente Comisso è stato il più grande», dichiarava Pasolini; ma lo scrittore trevigiano resta una figura difficile da incasellare. I lettori lo conoscono soprattutto come narratore di viaggi e di paesaggi (basterà un titolo: L’italiano errante per l’Italia), come diarista di una Grande Guerra avventurosa e antieroica (Giorni di guerra); come sensibile interprete delle epoche della propria vita (Le mie stagioni). Eppure esiste anche un altro Comisso, che gli studi raccolti in questo libro si propongono di portare al centro dell’attenzione. Comisso, nella sua vita di continui spostamenti tra orizzonti lontani come la Cina o vicini come la campagna veneta, ha infatti trovato il tempo per riflettere sulla nostra tradizione letteraria e sulla sua difficile convivenza con il più moderno dei generi letterari, il romanzo; per lavorare in archivio sulle relazioni degli ambasciatori e degli agenti segreti della Serenissima e per promuovere un’assai personale edizione delle memorie di Casanova; per collaborare a un settimanale di cultura come «Il Mondo» di Mario Pannunzio, il “direttore ideale” con il quale intrattenne un interessantissimo carteggio, pubblicato per la prima volta in appendice al volume.

Con contributi di Giuseppe Sandrini, Emilio Boaretto, Arianna Tiritelli.

  • Anno: 2023
  • Formato: 15 x 21 cm
  • Pagine: 216
  • Rilegatura: brossura
  • ISBN: 9788855202183
  • Prezzo: 12,00 €